Fine Maggio. Un lago sacro. I nostri cuori uniti ancora una volta, in una cerimonia che non dimenticheremo mai.
Ogni anno scegliamo un luogo diverso del mondo per rinnovare il nostro “sì”. È il nostro modo di celebrare l’amore, di renderlo vivo, pulsante, in continua evoluzione. Questa volta, però, qualcosa è stato diverso. Il Perù ci ha chiamati con forza, e noi abbiamo risposto.

Una promessa che si rinnova ogni anno, in giro per il mondo
Non è una tradizione comune, lo sappiamo. Ma per noi è diventata un rituale potente e simbolico: rinnovare i voti nuziali una volta all’anno, in un luogo sempre diverso. Un modo per ricordarci, ogni volta, che l’amore non è mai scontato. Che ogni giorno è una scelta. E ogni scelta merita di essere celebrata.
Quest’anno, il cuore ci ha portati lontano, fino all’America Latina, dove gli altopiani si confondono con il cielo e l’energia della terra si sente davvero. Abbiamo scelto il Perù. Un sogno nel cassetto che finalmente si è trasformato in realtà.

Perché sposarsi in Perù
Il Perù ha tutto quello che può nutrire l’anima: la natura selvaggia, le tradizioni autentiche, una cultura millenaria, e una spiritualità che vibra forte. Quando ci siamo imbattuti nel profilo Instagram di Peru VIP Travel, abbiamo subito capito che era il segno che aspettavamo: organizzavano esperienze uniche, personalizzate, lontane dai classici tour di gruppo.
Con Wilma, la responsabile che parla italiano, è bastato un messaggio per capire che eravamo in buone mani. Ci ha ascoltati, compresi, supportati. Ha disegnato su misura per noi una cerimonia autentica, intensa, speciale. E così, a fine maggio, siamo volati in Perù. Per rinnovare i nostri voti, ma anche per lasciarci toccare da un altro modo di vivere l’amore.

Sposarsi in Perù | La location:
Non ci sono parole per spiegare cosa si prova ad arrivare sulla riva della laguna Piuray, nel cuore della zona di Chinchero. Tutto sembra sospeso. L’acqua è immobile, il cielo azzurro si specchia dentro. Attorno, solo natura. Un luogo sacro per le comunità andine, dove si tengono da sempre riti legati alla terra, alla vita, alla rinascita.
La nostra cerimonia è iniziata lì, sul bordo del lago, tra fiori freschi adagiati ovunque, colorati e vibranti, come una benedizione visiva. La sensazione era quella di entrare in un tempo diverso. Un tempo lento, sacro. Un tempo dove tutto si muove, ma niente corre.

Sposarsi in Perù | Gli abiti tradizionali
A renderci parte di quel momento, non solo con il cuore ma anche con il corpo, sono stati gli abiti cerimoniali tradizionali, forniti dalla stessa comunità locale. Indossarli è stato come abbracciare la loro cultura, sentirci accolti come parte del popolo.
Tessuti spessi e ricamati a mano, colori caldi e simboli antichi. Ogni dettaglio aveva un significato. E anche noi, guardandoci allo specchio, ci vedevamo diversi. Più vicini. Più veri. Più presenti. Il capello che vedete era pesantissimo ma incredibilmente profumato con tutti quei fiori.

Sposarsi in Perù | Il rito matrimoniale andino
Il momento più intenso è stato senza dubbio il rito matrimoniale andino, un’esperienza profondamente spirituale e simbolica che ha radici antichissime.
L’inizio: purificazione e apertura del cerchio sacro
Tutto è iniziato con la purificazione energetica. Il sacerdote andino ha utilizzato fumo di foglie sacre e suoni rituali per ripulire le energie attorno a noi. È stato emozionante. Non un semplice gesto, ma un invito a lasciare andare ciò che non serve più, per accogliere un nuovo inizio.

Ha poi tracciato un cerchio sacro sul terreno, simbolo di protezione, unione e eternità. All’interno del cerchio, siamo entrati tenendoci per mano. Il lago alle spalle, i fiori attorno, e la sensazione di essere parte di qualcosa di molto più grande di noi.

Le offerte alla Pachamama
Il cuore del rito è stato il momento delle offerte alla Pachamama, la Madre Terra. Abbiamo depositato in un piccolo telo cerimoniale elementi simbolici: foglie di coca, fiori, mais, piccoli oggetti, ognuno con un significato preciso (prosperità, protezione, abbondanza, fertilità…).
Ogni gesto era accompagnato da parole e intenzioni. Parlavamo poco, ma sentivamo tutto. Offrire alla terra prima di chiedere. Dare, prima di ricevere. È una filosofia di vita che ci ha colpito profondamente.

Un amore benedetto dalla natura
Non ci siamo scambiati parole, ma qualcosa di ancora più profondo.
In silenzio, mentre il vento accarezzava la laguna e i fiori venivano intrecciati per noi, siamo stati incoronati.
Due corone, due anime, un solo legame.
Un gesto semplice e sacro, che parlava al posto nostro.
In quel momento, più che promesse, abbiamo sentito gratitudine.
Per ogni passo fatto insieme e per ogni nuovo inizio che ci attende.



La chiusura del rito: benedizione e musica andina
Il rito si è concluso con una benedizione finale, pronunciata in quechua, la lingua ancestrale, mentre sullo sfondo risuonavano suoni dolci di strumenti tradizionali: flauti, tamburi, campanelli.
È stato un momento che ci ha attraversati. Ci siamo abbracciati, ci siamo guardati. E abbiamo capito che non stavamo solo “facendo una cerimonia”. Stavamo vivendo una trasformazione.


Un pranzo con la comunità: sapori antichi e gesti che uniscono
Dopo la cerimonia, ci siamo spostati di pochi chilometri per raggiungere la comunità locale, dove ci attendeva un pranzo speciale, preparato secondo le antiche usanze andine.
È stato un momento autentico e profondamente conviviale, che ha completato con calore l’esperienza spirituale vissuta al lago. Il cibo viene cotto con un metodo ancestrale: sotterrato a strati, tra pietre roventi e foglie protettive, e lasciato cuocere lentamente. Patate, mais, carne… tutto acquisisce un sapore unico, avvolto dal tempo e dalla terra.
Siamo stati invitati a partecipare alla preparazione: con le mani, uno a uno, abbiamo dissotterrato gli alimenti e li abbiamo sistemati nelle ciotole in terracotta, che conservano il calore e portano in tavola anche un po’ di magia. Un gesto semplice, ma carico di significato, che ci ha fatto sentire ancora più parte della comunità.


Emozioni vere: quello che abbiamo sentito
Non capita spesso di sentirsi così connessi. Con l’altro, con il mondo, con se stessi. Ma lì, in quel momento, ci siamo sentiti completamente presenti. Emozionati. Felici. Grati.
È difficile da spiegare a parole, ma ci siamo risposati davvero, non solo simbolicamente. È stato come rinascere come coppia, come alleati, come anime che scelgono di camminare insieme ancora, e ancora.

Padrino e madrina: custodi simbolici dell’unione
Nel matrimonio andino, due figure rivestono un ruolo profondo e simbolico: il padrino e la madrina. Non sono semplici testimoni, ma guide spirituali e protettori del legame d’amore che si sta celebrando. Anche noi abbiamo avuto l’onore di essere accompagnati da un padrino e una madrina, membri della comunità locale, che con discrezione e cuore hanno preso parte al nostro rito.
La loro presenza accanto a noi, i loro sguardi intensi, i piccoli gesti silenziosi… tutto parlava di rispetto, protezione, continuità. È a loro che, simbolicamente, viene affidato il compito di vegliare sulla coppia, di sostenerla nei momenti difficili e di benedirla con saggezza.
Una tradizione che ci ha commossi, e che abbiamo voluto onorare con gratitudine.

Sposarsi in Perù | Le foto
A rendere eterno quel momento ci ha pensato José di Albasidestudio, un fotografo dal talento raro. Le sue immagini non sono solo foto: sono ricordi vivi, emozioni che puoi toccare.
Ha saputo cogliere ogni dettaglio, ogni sorriso, ogni lacrima. Le mani che si sfiorano. I petali che cadono. Il lago che brilla. Sono scatti che ci parlano, ogni volta che li guardiamo.


Consigli pratici per chi sogna di sposarsi in Perù
Se anche voi sognate di vivere un momento così speciale, il nostro consiglio è semplice: fatelo.
Non serve nulla di complicato. Nessun documento ufficiale. Solo il cuore aperto e il desiderio di vivere qualcosa di vero.
Affidatevi a Peru VIP Travel come abbiamo fatto noi. Scrivete a Wilma, raccontate il vostro sogno, e lasciate che vi guidino. Sapranno realizzarlo, proprio come è successo con noi.
Il periodo ideale? Tra maggio e settembre, quando il clima è secco e il cielo limpido.

Sposarsi in Perù… è portarsi via qualcosa in più
Abbiamo vissuto molte cerimonie, in tanti luoghi del mondo. Ma quella del Perù ci ha lasciato un’impronta profonda. È stato un viaggio nel cuore, nella terra, nella spiritualità.
Porteremo nel cuore per sempre la spiritualità, i sorrisi, i colori.
E ogni volta che penseremo a quel lago, torneremo a sentirci sposi. Di nuovo. Per sempre.
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Contatti utili della Peru Vip Travel
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