Sant’Angelo di Roccalvecce Paese delle Fiabe | la nostra visita
Arriviamo a Sant’Angelo di Roccalvecce in una mattina di Aprile. L’aria profuma di legna e ciliegi. Dietro l’angolo, un coniglio gigante guarda l’ora: è il Bianconiglio. Seguiamo il suo orologio come bussola e ci addentriamo in vicoli che srotolano racconti sulle facciate: Pinocchio che invita a cercare il coraggio, Hansel e Gretel che indicano la strada, Il Piccolo Principe che chiede tempo e cura.
Le case parlano. Ogni svolta è un capitolo, ogni scalinata una pagina. Fotografiamo, ci fermiamo, ascoltiamo le storie del posto—e capiamo perché qui l’infanzia non finisce alle elementari: continua sui muri.

Perché andarci ad Aprile
- Luce morbida e temperature ideali per girare a piedi.
- Meno code per scattare foto ai murales più famosi.
- Fiori e colori che rendono le immagini più vive.

Sant’Angelo di Roccalvecce Paese delle Fiabe: il murale del Bianconiglio (Alice nel Paese delle Meraviglie)
Curiosità da non perdere: l’orologio del Bianconiglio segna le 11:27, richiamo alla data di inaugurazione del progetto: 27 novembre 2017.
È il murale inaugurale che ha acceso il sogno del Paese delle Fiabe: un’intera facciata dove Alice e il Bianconiglio catapultano dentro la storia. È anche il nostro preferito: ci ha accompagnato per tutto il percorso, come un segnalibro nel mondo dell’immaginazione.

Mappa murales Sant’Angelo di Roccalvecce
Suggerimento: parti dalla piazza principale e segui i cartelli “Le fiabe continuano”.
Mappa digitale ufficiale (aggiornata)
Per vedere la collocazione di tutte le opere (aggiornata con i nuovi murales) apri la Mappa digitale del Paese delle Fiabe curata da ACAS.
In loco trovi anche la mappa cartacea presso il punto info/esercizi del borgo.

Tutti i murales del Paese delle Fiabe (elenco completo)
Elenco basato sulla mappa ufficiale e su fonti locali (51 opere a giugno 2023). Il borgo è un “cantiere creativo”: oggi le opere superano quota 50 e crescono ogni anno. Controlla la mappa digitale per gli inserimenti più recenti.
Nuovi inserimenti recenti (esempio: rivisitazioni/nuove opere) possono non comparire nell’elenco sopra: verifica sempre la mappa digitale prima della visita.

Consigli pratici per visitare Sant’Angelo di Roccalvecce Paese delle Fiabe
Quanto tempo serve?
Calcola 2–3 ore per un giro completo con foto. Se viaggi con bambini, considera soste extra “a tema fiaba”.
Dove parcheggiare
Parcheggio Sant’Angelo all’ingresso del borgo (quando pieno, si parcheggia lungo la strada in salita). Arriva al mattino nei weekend.
Quando andare
Aprile–Giugno e Settembre–Ottobre: luce perfetta e clima dolce. Evita le ore centrali in piena estate.

Itinerario a piedi
Parti dalla piazza principale (Alice/Bianconiglio), poi segui i cartelli “Le fiabe continuano” e i vicoli laterali: molte opere sono “nascoste” dietro gli angoli.
Fotografia
Mattina presto o golden hour per evitare ombre dure. Porta un grandangolo (vicoli stretti) e rispetta ingressi/finestre dei residenti.

Dintorni
- Viterbo – A circa 20 minuti di auto, famosa per il quartiere medievale di San Pellegrino, vicoli lastricati, torri storiche e antiche fontane. Imperdibile il Palazzo dei Papi e le terme naturali nei dintorni.
- Lago di Bolsena – Uno dei laghi vulcanici più grandi d’Europa, perfetto per passeggiate sul lungolago, gite in barca e degustazioni di pesce di lago. Paesi pittoreschi come Bolsena e Marta offrono scorci romantici e ristoranti vista acqua.
- Celleno – Conosciuto come il “borgo fantasma”, regala un’atmosfera sospesa nel tempo tra ruderi, chiese diroccate e panorami collinari. Ottimo per gli amanti della fotografia e della storia locale.
- Roccalvecce – Il paese “madre” di Sant’Angelo, arroccato e panoramico, con viste a 360° sulla campagna viterbese e suggestivi resti del castello.
Sentiero dei Castelli e delle Fiabe – Itinerario escursionistico che collega diversi borghi del comprensorio, unendo castelli medievali e murales a tema fiabesco. Percorribile a piedi o in bici, è ideale per scoprire la zona in modo lento e panoramico.

FAQ su Sant’Angelo di Roccalvecce Paese delle Fiabe
Serve un biglietto?
No: il borgo è all’aperto. Porta rispetto per case e residenti.
I murales sono tanti: come non perderli?
Usa la mappa digitale ufficiale e procedi a cerchi concentrici dalla piazza.
Difficoltà del percorso?
Ci sono salite e scale. Indossa scarpe comode.

Conclusioni: perché il Paese delle Fiabe conquista tutti
Perché è una storia vera raccontata sui muri: un borgo salvato dall’arte, dove le fiabe non si leggono—si camminano. E davanti al Bianconiglio ci torni inevitabilmente bambini: è lì che capisci che, a Sant’Angelo, l’orologio non corre… invita a sognare.

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