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Il nostro MAL D’AFRICA: riflessioni a metà del viaggio…

Mal d’Africa, un termine che continua a passarci per la testa…

Stiamo decollando dal Kenya

Prima di partire per questo straordinario Paese, in tanti ci avete parlato del “Mal d’Africa”. Penso solo ora di essere riuscita a capire un po’ meglio, per noi, di che si tratta…

L’Africa ti lavora dentro, ti colpisce il cuore, ti riporta a contatto con la VERA natura: quella circostante – bella, indomabile e selvaggia – dove il ciclo della vita si mostra in tutta la sua cruda purezza… e quella che risiede sopita dentro di te… antica, fatta di istinti, priorità di base, schemi assolutamente non predefiniti e massima attenzione al presente più che al futuro.

L’Africa stimola a riflettere, a rivalutare, a riconsiderare: aiuta ad includere la tua personale visione di quello che ti aspetta, di quello che pensi di aver costruito e di quello per cui ti batti ogni giorno, in un contesto più ampio in cui le proporzioni cambiano e con esse i significati attribuiti a ciò che consideriamo “conquiste”…

Ripensiamo alla natura che abbiamo avuto il privilegio di ammirare durante il viaggio… e a quella vocina che, sin dal primo contatto con il pullulare della vita africana, è li costante a sussurrarci quanto anche nella nostra esistenza siamo solamente dei “viaggiatori di passaggio” su questo MERAVIGLIOSO Pianeta.

Si parla spesso di quanto si può e si deve fare per preservare l’ambiente, se ne parla in tv e se ne legge sui giornali… si discute di grandi iniziative e di grandi interventi industriali – e nulla da eccepire su quanto sia doveroso e necessario agire a quel livello – ma mai come in questo viaggio abbiamo realizzato quanto INDIVIDUALMENTE ciascuno di noi possa fare per contribuire. CIASCUNO, nel suo piccolo… INSIEME, tanti piccoli contributi che totalizzano una differenza notevole.

Mal d'Africa

Mal d’Africa:

ECO lodges, eco campi tendati, eco resorts… pannelli solari, energia elettrica disponibile a fasce orarie come scelta volontaria e consapevole, consumo d’acqua portato al minimo, piscine d’acqua salata per non utilizzare alcun agente chimico, ecc.

Nulla di tutto ciò vissuto come limitazione bensì come OPPORTUNITA’ per perseguire l’obiettivo comune di ridurre al minimo l’impatto sulla natura e i suoi delicati equilibri.

Abbiamo avuto modo di visitare 3 parchi/riserve nazionali: il Masai Mara, lo Tzavo Est e l’Amboseli. Ci siamo sentiti delle “piccole presenze” nell’immenso regno animale: quanto è stato “rivelante” vedere con i nostri occhi l’equilibrio perfetto tra la vita e la morte… tra prede e predatori…

Abbiamo visto 6 leoni pasteggiare per due giorni con la carcassa di una giraffa cacciata la sera prima…
Ci siamo meravigliati della nostra reazione emotiva: nessun orrore… non lo avremmo mai immaginato! Tutta un’altra cosa rispetto alle emozioni provate davanti alla tv, guardando uno dei tanti documentari…

Abbiamo visto iene, sciacalli e avvoltoi ripulire altre carcasse fino a lasciare solo le ossa lucide esposte al sole del “bush”… ed i vermi consumare anche quel poco di midollo ormai rimasto…

Nessuno spreco, tutto come nutrimento… la morte che nutre la vita… un perfetto e legittimo equilibrio.

In Africa respiri in modo autentico il ciclo della vita scandito dalla fame e dal sonno, dalla luce dell’alba e dall’incalzante oscurità del tramonto…

E ancora di più, respiri il significato più profondo della parola “libertà”: creature nel loro habitat naturale che vivono dove sono nati e dove hanno il diritto di rimanere…

KENYA

Mal d’Africa:

Il viaggio è conoscenza, è apertura mentale e maggiore consapevolezza di ciò che ci circonda… ma l’Africa ti offre qualcosa in più: un punto di vista esterno, dove riesci a percepire quanto sei davvero fortunato a vivere in quel “primo mondo” fatto di opportunità che troppo spesso ci concediamo il lusso di non vedere ed afferrare…

“Pole pole”, un’espressione che significa “piano piano”… le sentiamo spesso queste due parole.
Le abbiamo interpretate a modo nostro… e così facendo ci hanno svelato un altro grande segreto per vivere bene: “regala ai tuoi occhi e al tuo cuore il tempo per godere delle emozioni del momento, dimenticando per un istante lo scorrere dei secondi…”. Magari non è ciò che si intende in lingua Swahili… ma a noi ha trasmesso questo…!

Le persone d’Africa che abbiamo osservato durante questa prima metà di viaggio: genti che spesso sono “possessori del niente”, ma che sorridono alla vita… padroni di un’infinità dignità.

Siamo in volo verso Zanzibar… altro Paese, stessa “terra d’Africa”… curiosi di quanto anch’esso ci regalerà…

Mal d'Africa

 

2 commenti su “Il nostro MAL D’AFRICA: riflessioni a metà del viaggio…”

    1. Ci era già successo dopo il viaggio in Thailandia… sentiamo un senso di vuoto ogni volta che riguardiamo una foto… Asia e Africa ci hanno letteralmente stregato.

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